Vi è mai capitato che la domenica vi sentiate tristi o agitati?
Perchè succede? Di cosa si tratta?
Gli
inglesi la chiamano "sunday blues" (ovvero "sindrome della domenica"):
si tratta di uno stato di malessere che insorge la domenica e che si
collega al pensiero dell'avvicinarsi del lunedì, della settimana
lavorativa e di tutti gli impegni che ci aspettano.
Si tratta di una sindrome che si sta sempre più diffondendo nei Paesi industrializzati e colpisce una persona su quattro.
Come si manifesta?
Solitamente
ha inizio nelle ore pomeridiane o serali: la persona che ne è colpita
diventa triste in modo "quasi improvviso", apatica o avverte sintomi
ansiosi all'idea di ricominciare la settimana.
In
alcuni casi possono essere correlati sintomi fisici quali: emicrania,
mal di stomaco, tachicardia, difficoltà nella respirazione.
Come farvi fronte?
- Non considerare la domenica come un giorno di "solo relax", ma inserire attività piacevoli che consentano di non pensare a ciò che ci aspetta al lunedì, ma anche di diminuire il "salto" da una giornata di assoluto riposo al lunedì di frenetici impegni.
- Non essere troppo metodici e routinari ma ogni tanto "invertire il sabato e la domenica": riposatevi il sabato e svolgete alcune attività la domenica (v. fare la spesa...)
- Programmare attività da svolgere con gli amici, invitarli a casa, organizzare qualche uscita fuori...
- Scrivere un diario che consenta di individuare dove ha origine la tristezza, se riguarda il lavoro o problematiche relazionali/familiari, così da capire e affrontare le proprie difficoltà in modo mirato.
- Prestare attenzione a quando si manifestano i sintomi per capire se sono circoscritti alla domenica o se perdurano nella settimana e sono quindi collegati a un'insoddisfazione più diffusa.
Quando contattare uno specialista?
Se
il malessere diventa consistente o se è generalizzato a diverse aree
della propria vita, è bene rivolgersi ad un esperto in modo da
approfondire l'origine del proprio disagio e affrontarlo al meglio,
considerando tutti i risvolti e le sfaccettature.
Dott.ssa Nicoletta Bassani
Nessun commento:
Posta un commento